Il termine “perverso”, “pervertito” e “perversione” fanno ancora parte del linguaggio comune, purtroppo. Ci siamo mai soffermarti a chiederci cosa è “perverso”? Cosa rende un individuo un “pervertito”?

Cominciamo con il dire che il termine perversione è un termine che non esiste più e non andrebbe più utilizzato. A prendere il posto di questo vocabolo, sia in termini linguistici che etici, sono nati i termini “parafilia” e “disturbo parafilico”. In questo capitolo analizzeremo questi concetti per capirli meglio!

Partiamo con il concetto di normalità…

Quando si parla di sessualità, è difficile definire il concetto di normalità. Come abbiamo analizzato nell’articolo “Cos’è normale nel sesso” (che ti consiglio di leggere prima di passare a questo), questo costrutto è influenzato da diversi fattori.

Per iniziare, delineiamo quindi i concetti di:

  • trasgressione;
  • parafilia;
  • disturbo parafilico.

In questo modo risulterà più chiaro ciò che avviene nella sessualità e sarà più facile abbattere pregiudizi giudicanti e dequalificanti nei confronti dell’altro da sé; è molto più facile giudicare ciò che esce dalla sfera normativa, rispetto a ciò che ne è all’interno.

È facile cadere nella trappola del giudizio, quando si parla di sessualità, specie se non si prendono le giuste distanze dai tabù che la cultura di appartenenza ci impone. La miriade di informazioni pescate da internet non aiutano, in particolare quando non vengono filtrate con la giusta dose di conoscenza.

La trasgressione

Il sesso ha subito diversi cambiamenti nel corso del tempo, passando da una concezione totalmente procreativa a un’idea di amore, condivisione e divertimento. La parte ludica del sesso è quella che prenderemo in considerazione, quando parliamo con concetto di trasgressione.

La trasgressione nella sfera sessuale erotica – o quello che potremmo definire come sessualità atipica – si discosta dalla norma, ossia da quello che tipicamente viene considerato giusto dalla morale di riferimento.

Coloro che decidono di vivere una sessualità trasgressiva o atipica non violano il rispetto dell’altro, ma semplicemente danno sfogo al loro universo erotico, in cui la voglia di sperimentare le proprie fantasie sessuali è l’espressione di una massima apertura verso un’esperienza di totale gratificazione della propria sfera sessuale.

Vivere una sessualità trasgressiva apre la possibilità di conoscere e riconoscere il proprio piacere e quello del/dei partner, regalando così nuova vita all’esperienza sessuale. Si rompe così l’espressione meccanica e stereotipata, che spesso fa breccia nella vita sessuale dei partner e che li incastra all’interno di una routine poco gratificante.

“Trasgressivo, dunque, è tutto quello che appare singolare e “diverso” nell’immaginario di ogni essere umano”
Quattrini 2014

Sono moltissime le sfumature del concetto di trasgressione: possono passare dall’utilizzo di sex toys, dal praticare BDSM allo scambismo, al poliamore etc..

I gradi di trasgressione all’interno della coppia possono essere differenti.

Parafilia e disturbo parafilico

Superata la linea del concetto di trasgressione si inizia a parlare di esperienza parafilica.

Con questo termine si fa riferimento a quegli individui che hanno come solo scopo eccitatorio un particolare comportamento sessuale. Tuttavia, il reiterare un particolare comportamento al fine di raggiungere l’appagamento sessuale non comporta la necessità di un comportamento clinico-terapeutico.

Quando invece la parafilia porta con sé un particolare distress e l’individuo manifesta disagio dal punto di vista lavorativo, affettivo, relazionale e sociale ci troviamo davanti a ciò che viene definito disturbo parafilico.

Conclusione

Quando ci si trova davanti a un comportamento sessuale che non abbiamo mai visto o che ci sembra strano, bisogna sempre considerare che ciò che è normale per noi magari non lo è per qualcun altro e viceversa. Il concetto di normalità è sempre molto difficile da definire.

La cosa fondamentale è capire come ci si sente nei confronti di quel particolare atteggiamento.