Nell’immaginario comune, il sesso anale è sinonimo di dolore. Eppure, non dev’essere per forza così e, anzi, c’è addirittura chi parla di “orgasmo anale”. Facciamo chiarezza.

Perché il sesso anale fa male

Il modo migliore per non sentire dolore durante il sesso anale è capire da cosa deriva il dolore.

Mi spiego: spesso il dolore deriva da una lubrificazione non corretta. Ricordiamoci che l’ano non si lubrifica da solo come, ad esempio, la vagina: se vogliamo una penetrazione senza attrito e non dolorosa, dobbiamo necessariamente intervenire con del lubrificante.

A volte il sesso fa male nonostante la lubrificazione. In questi casi, il dolore potrebbe derivare dalla tensione. Quando non si è particolarmente rilassati o a proprio agio, si tende a contrarre i muscoli; questo rende la penetrazione difficoltosa e anche dolorosa. In questo caso, bisognerebbe capire cosa genere ansia o preoccupazione.

Infine, il sesso anale potrebbe fare male a causa di un ipertono dello sfintere. In questo caso, sarebbe meglio rivolgersi ai giusti professionisti del settore, specializzati in riabilitazione del pavimento pelvico.

Com’è meglio lubrificare l’ano?

In commercio esistono molti lubrificanti e ce ne sono alcuni pensati proprio per il rapporto anale. Salvo casi particolari, vanno tutti bene e sei liber* di scegliere quello con cui ti trovi meglio. L’importante è informarti e seguire qualche piccola accortezza.

Qualora si usasse il profilattico e/o un sex toy, la cosa importante è acquistarne uno compatibile con il materiale del sex toy scelto e/e del profilattico. Ad esempio, i toy in silicone possono rovinarsi a contatto con lubrificanti a base siliconica. I lubrificanti a base oleosa, invece, possono danneggiare il lattice del preservativo.

Per quanto riguarda saliva, bagnoschiuma e altro, invece? Quelli non sono lubrificanti, tutto qui!

Si può raggiungere l’orgasmo con il sesso anale?

Certo che si può raggiungere l’orgasmo durante il sesso anale! Anche se non è detto che sia uguale per tutti.

Cerchiamo di ricordare che il corpo non è una macchina e non funziona per tutti allo stesso modo. Il modo migliore per capire come provare piacere è scoprirsi ed esplorarsi: ciò che può “funzionare” per me può non “funzionare” per qualcun altr*. Questo vale anche per il sesso e l’orgasmo anali.

Non esistono ricette.

Possiamo ancora parlare di “sodomia”?

“Sodomia” è un termine che sta a indicare l’atto della penetrazione anale ed ha un connotato negativo.

Il termine ha un’origine biblica e deriva dalla città di Sodoma. Secondo l’antico testamento, Dio rase al suolo la città in quanto indignato dalle tante perversioni degli abitanti; una di queste era proprio la penetrazione anale, in particolare quella omosessuale.

La lingua italiana è piena di vocaboli: sceglierne di inclusivi e rispettosi è il minimo che possiamo fare per arginare la discriminazione!

Pensiamoci sempre prima di utilizzare certi sostantivi.