Terapia sessuologica individuale
Il benessere sessuale viene mancare per tante ragioni: cambiamenti nello stile di vita, malattie, incidenti che limitano le funzioni motorie. A volte, tale benessere non c’è mai stato e va costruito da zero un passo alla volta.
In tutti questi casi, è il momento di intervenire con la terapia sessuologica.
Come si svolge una seduta
La seduta è un dialogo aperto tra me e la persona che mi chiede aiuto. Come visto nella pagina dedicato al metodo, la persona può parlare apertamente di tutto: il mio compito è ascoltare e senza giudicare
A seconda delle problematiche da affrontare, durante la seduta posso proporre prescrizioni e piccoli esercizi, che aiutino la persona a comprendere alcuni concetti e ad esplorare lati nuovi di sé. Qualche volta, il paziente riceve anche dei compiti da fare a casa, specifici per affrontare le criticità che lo interessano.
Quando serve la terapia?
La terapia sessuologica serve soprattutto quando viene a mancare un approccio sereno al sesso. Non c’è un’età limite entro la quale iniziare questo percorso: l’unica discriminante è l’avere una criticità da affrontare.
Questi sono alcuni dei casi tipici che richiedono l’intervento di una sessuologa:
- Cambiamenti che toccano la sfera sessuale, direttamente o indirettamente. La fine di una relazione e l’inizio di una nuova vita da single, ad esempio.
- Noia o insoddisfazione sessuale, che alla lunga intaccano il benessere psicologico.
- Patologie legate alla sfera sessuale, come disfunzione erettile o anorgasmia.
- Patologie slegate dalla sfera sessuale, ma che la influenzano. HIV e tumori cambiano la vita di una persona e, in tanti casi, ne danneggiano anche la sfera intima.
- Disabilità presente dalla nascita o subentrata in seguito. Non tutti sanno come approcciarsi a un corpo percepito come “diverso”. Spesso neanche chi lo abita.
Nel caso in cui il problema andasse oltre le mie competenze, sono pronta a predisporre un invio verso altri specialisti del settore.