La mancanza di attrazione sessuale all’interno della coppia è un problema che affligge moltissime persone. Tuttavia, ci sono dei casi nei quali la mancanza di attrazione non è un problema o qualcosa da considerarsi come disfunzionale, bensì una caratteristica dell’individuo. Sto parlano dell’asessualità.

Problema sì o problema no?

Quando si parla di questa tematica, sorge spontanea una domanda: quando possiamo considerare la mancanza un vero e proprio orientamento sessuale e quando invece un problema? La risposta sta proprio nel significato del termine asessualità.

Iniziamo con il dire che l’asessualità è slegata dai periodi di temporale disinteresse verso il sesso, comuni in alcuni periodi di vita. La persona asessuale:

  • vive bene questa sua condizione, ossia non cerca un modo per provare dell’attrazione;
  • possiede una mancanza di attrazione sessuale indiscriminata, ossia non c’è mai stata un’attrazione sessuale nel corso della vita per nessuno.

È molto importante tuttavia specificare che, benché una persona asessuale non nutra attrazione nei confronti di una persona, non significa che non abbia mai avuto esperienze sessuali. Le persone asessuali possono nutrire del desiderio sessuale, ma non si rivolge a nessun individuo. Motivo per cui molte persone appartenenti a questo orientamento si masturbano. Anche l’eccitazione sessuale è una componente presente tra le persone asessuali.

Scavando il concetto di desiderio e di eccitazione

Entriamo più nello specifico di quanto sopra riportato. Alla luce di diversi studi svoli nel 2007 e nel 2010, è emerso che una percentuale di coloro che si definiscono asessuali pratica la masturbazione non in modo sessuale (ossia viene praticata per un benessere olistico del corpo). Nelle loro fantasie sessuali non sono presenti loro stessi impegnati in pratiche sessuali e vi è un desiderio sessuale non orientato a un partner.

L’eccitazione sessuale negli individui asessuali possiede delle caratteristiche normali, sia l’erezione che la lubrificazione non possiedono alcun tipo di disfunzione.

La percentuale di persone asessuali non varia tra eterosessuali e omosessuali.

Le varianti dell’asessualità

L’orientamento dell’asessualità contiene sotto il suo cappello anche molte varianti. Oltre alle persone ancora incerte, vi è una fetta di loro che si definisce sulla base di un orientamento romantico. Non vi è l’omosessualità, ma bensì l’omo-romantico asessuale. La scelta del partner si basa così solo in termini emotivi e non sessuali.

Sotto questo orientamento vi sono anche coloro che si definiscono demisessuali. I demisessuali sono coloro che possono provare attrazione sessuale nei confronti del partner ma soltanto se il loro rapporto è legato da una grossa componente emotiva.

Le relazioni tra persone asessuali

Il fatto che un individuo si definisca asessuale non vuol dire che non possa provare attrazione romanica nei confronti di qualcuno. L’orientamento romantico è ciò che spiega meglio questa condizione. Moltissimi individui asessuali infatti sono all’interno di relazioni sentimentali a lungo termine, all’interno delle quali scambiano interesse ed affetti con i loro partner senza la componente sessuale.

L’asessualità è un orientamento di cui si sente parlare ancora molto poco. Tuttavia è importante considerare l’asessualità non come una disfunzione o come la mancata diagnosi di un problema, ma come una caratteristica dell’individuo.