La sessualità umana si sviluppa e cambia in base alle varie fasi del ciclo di vita. Nella sessualità femminile un particolare momento di svolta è caratterizzato dalla menopausa.

Dubbi e paure della menopausa

Il periodo della menopausa spaventa e riempie di dubbi la maggior parte delle donne. La paura per i cambiamenti nella loro vita sessuale, emotiva e personale può generare molta confusione e quindi molta ansia. Non ce né ragione.

Il corpo cambia durante l’arco della nostra vita, così come cambia il nostro modo di vedere le cose e di vivere le situazioni. Il modo migliore per affrontare il cambiamento è capire bene quali trasformazioni potrebbero avvenire, nella vita personale e di coppia, così da trovare il miglior modo per gestirle in tutta tranquillità e serenità.

Conoscere e imparare ad ascoltarsi e a capire è la prima chiave per il benessere.

Quando si parla di menopausa, la prima cosa curiosa su cui porre l’accento è che questa fase della vita femminile non è prevista dalla biologia. Bensì, è un periodo emerso dall’allungamento della vita media correlata all’avanzamento delle scoperte e delle ricerche in campo medico. Solo questo semplice concetto basta a farci intravvedere la complessità di questo argomento, non affrontabile basandoci solo sul mero dato biologico. Dobbiamo necessariamente unire tra di loro fattori di natura personale e culturale.

Affronteremo all’interno di questo articolo problemi e dubbi più frequenti che vengono posti nei confronti di questo tema.

Quali sono i primi sintomi della menopausa

Prima di affrontare i primi sintomi che potrebbero apparire con l’avvento della menopausa, iniziamo con lo spiegare cosa avviene all’interno del corpo femminile.

Prima della menopausa vi è il periodo del climaterio, un momento caratterizzato da mestruazioni irregolari fino ad arrivare all’ultima mestruazione, che decreterà l’arrivo della menopausa. Segue un periodo con una rapida caduta della produzione di ormoni da parte delle ovaie. Il progesterone, gli ormoni estrogeni e il testosterone (quella piccola parte data in dotazione al corpo femminile) subiscono un calo netto.

Tutti i sintomi tipici di questo periodo possiedono un’intensità e una frequenza variabile e soprattutto sono diversi da donna a donna.

Possiamo dividere i sintomi tipici della menopausa in 3 grandi sottocategorie:

  1. I sintomi acuti transitori (che possiamo definire come i primi sintomi della menopausa), che si sviluppano dopo dei mesi e statisticamente sono tipici del 75% delle donne. Sono caratterizzati da: vampate di calore, sudorazioni notturne, insonnia, possibili cefalee ecc.
    Questi sintomi sono il risultato della privazione degli estrogeni, che hanno un effetto diretto sul sistema nervoso centrale.
  2. I principali sintomi intermedi (quelli che si sviluppano con il passare degli anni) colpiscono il 10-20% delle donne dopo 3 anni e il 40-50% delle donne dopo i 5-8 anni. Sono caratterizzati da: perdita di collagene del tessuto connettivo, perdita dei peli pubici, perdita di elasticità dei muscoli della vagina, piccolo restringimento delle labbra, secchezza vaginale, possibile perdita di tono muscolare dell’uretra.
  3. I principali sintomi meno-pausali a lungo termine sono: possibile osteoporosi malattie cardio-vascolari.

Come già specificato precedentemente, non è detto che questi sintomi insorgano in tutte le donne ma conoscerli e sapere che esistono aiuta a capire i cambiamenti che possono avvenire all’interno del corpo così da affrontarli consapevolmente e con tranquillità.

Come e perché cala il desiderio in menopausa

È normale che durante la menopausa vi sia un calo del desiderio sessuale? Questa è in assoluto la domanda più frequente che viene posta da uomini e donne. La risposta è sì, se consideriamo il calo netto del testosterone nel corpo con l’avvento di questo periodo. In aggiunta, il calo degli ormoni estrogeni può portare la donna a sentirsi e considerarsi meno desiderata sessualmente. Inoltre, può anch’esso portare a un significativo calo del desiderio sessuale.

Tuttavia, la menopausa non è soltanto il risultato di “leggi biologiche”, ma anche di caratteristiche culturali e personali che investono la donna a 360°. Un buon rapporto di coppia e un buon dialogo con il partner, la coesione sessuale che la coppia ha sviluppato durante gli anni, la qualità della vita sessuale avuta anche duranti gli anni fertili aiutano a mantenere una buona qualità della vita sessuale.

Parlare al partner delle proprie sensazioni ed emozioni, i cambiamenti fisici e psicologici di questo periodo di vita, aiuta a mantenere un importante reciprocità. Così si riesce ad affrontare l’eventuale problema, che non deve essere considerato a carico solo del singolo ma della coppia, in totale armonia e condivisione.

Come cambiano eccitazione e orgasmo

Anche l’eccitazione e l’orgasmo possono subire delle modificazioni nel periodo della menopausa.

A carico del calo degli ormoni estrogeni vi è una possibile comparsa di secchezza vaginale, che può provocare dolore durante l’atto sessuale. Questo può essere vissuto come un freno nei confronti dell’attività sessuale, ma niente è perduto. L’utilizzo di lubrificanti vaginali può aiutare a risolvere il problema della secchezza vaginale.

Molte donne vivono il lubrificante intimo come un intruso o una scocciatura. C’è da tener presente che l’uso del lubrificante aiuta molto nella riduzione del dolore da penetrazione e inoltre può essere inserito all’interno della coppia come gioco sensoriale. Può essere utilizzato all’interno dei preliminari, come coadiuvante per un dolce massaggio al corpo o agli organi genitali. In questo modo non sarà più un intruso antipatico, ma un amico fedele.

In alternativa, esistono anche degli ovuli che inseriti costantemente aiutano a mantenere la naturale lubrificazione vaginale o le cure ormonali sostitutive. Per queste ultime è molto importante sentire il parere e il consiglio di un esperto.

Sia in seguito al dolore che al calo degli ormoni androgeni, è possibile che la sensazione dell’orgasmo risulti meno intensa sia a carico vaginale che del clitoride.

Anche in questo caso se si vuole optare per delle cure ormonali sostitutive sia a livello topico che orale è molto importante sentire il parere del proprio ginecologo.

In alternativa, per la sensibilizzazione del clitoride è possibile utilizzare la visnadina, un composto naturale che aiuta mantenere la naturale sensibilità di quest’organo.