Quanti tipi di vulva esistono? La ricerca del piacere ha portato le donne a esporre il loro organo genitale e a farsi questa domanda
In questi ultimi anni è molto cambiata la concezione che le donne hanno di se stesse e del loro organo genitale. Se fino a pochi anni fa potersi guardare, toccare o semplicemente farsi guardare dal partner potevano essere considerata pratiche fuori dal mondo, oggi (fortunatamente) sono all’ordine del giorno. La ricerca del piacere, del benessere e dell’orgasmo hanno portato così le donne a esporre il loro organo sessuale. Vediamo quindi cosa sta accadendo.
La preoccupazione per l’estetica
Spesso e volentieri usiamo erroneamente la terminologia di vulva e vagina. Nell’ottica comune si è soliti considerare la vagina coma la totalità dell’organo femminile. In verità, la vagina è soltanto il canale interno che caratterizza una parte dell’organo, mentre la parte esterna (quella formata dalle piccole e grandi labbra) è la vulva.
Esistono moltissime tipologie estetiche di vulva. Un noto artista, Jamie McCartney, le ha anche rappresentate in un’opera d’arte molto singolare chiamata “The great wall of vagina”, sostenendo che ogni organo genitale è unico e perfetto, che non esistono organi sessuali brutti o belli, ma semplicemente diversi.
Ogni vulva è a sé: esistono vulve con piccole labbra quasi inesistenti e altre con piccole labbra sporgenti. In tutta questa varietà non esiste un giusto e uno sbagliato, un normale o un non normale; ci sono semplicemente tipi di vulva diversi con conformazioni diverse, come d’altra parte ci sono conformazioni diverse del pene.
Per quanto sia assolutamente condivisibile la posizione dell’artista, di questi tempi stiamo assistendo a un aumento degli interventi di labioplastica. Ma cosa sono?
Cos’è la labioplastica
La labioplastica è un’operazione chirurgica che ha lo scopo di ridurre le piccole labbra sporgenti o di aumentare le piccole labbra considerate troppo fini.
Negli ultimi anni si sta riscontrando un grande aumento di questa operazione chirurgica. C’è da dire che tutto ruota di pari passo con il mutare della concezione della sessualità. Basti pensare che fino a poco tempo fa il concetto di piacere e orgasmo femminile non erano mai stati nemmeno minimamente presi in considerazione, né dagli uomini né dalle donne.
Al giorno d’oggi, invece, le donne hanno cominciato a guardarsi, a toccarsi, a mostrare il loro organo genitale al partner. Questo ha portato a una preoccupazione del giudizio estetico nei confronti della vulva. Si pensi ad esempio a quando si pratica il cunnilingus: l’organo genitale femminile è esposto alla vista e all’olfatto del partner.
Quali sono i pareri sulla labioplastica
Sull’intervento di labioplastica ci sono moltissimi pareri contrapposti.
C’è chi ritiene che gli standard estetici della vulva siano solo il frutto di un condizionamento mediatico, che spinge le donne alla continua ricerca dell’organo genitale perfetto e allo sfruttamento economico di queste ultime, spingendole sempre più spesso agli interventi di chirurgia. Così l’insicurezza delle donne viene sfruttata per fare business.
C’è chi invece ritiene che non ci sia nulla di male nella cura e nel mantenere curato il proprio organo genitale. Se un intervento di labioplastica può donare sicurezza alla donna e permetterle di vivere i suoi rapporti sessuali con maggior fiducia e serenità, perché non farlo?
Al di là della labioplastica, le pratiche di abbellimento della vulva sono largamente praticate.
Pensiamo ad esempio all’uso sempre più diffuso di detergenti profumati, o di deodoranti per l’igiene intima o alla ceretta…
La cura estetica della vulva: la ceretta totale
Pensiamo a quanti tipi diversi di cerette esistono, a quanti detergenti intimi esistono e a quanto le donne si prendono cura sempre di più del loro organo genitale.
Anche su questo abbiamo dei pareri molto contrapposti: c’è chi sostiene che la ceretta inguinale totale esponga troppo l’organo genitale agli agenti esterni. C’è anche chi invece ritiene che, se questo aiuta ad aumentare la fiducia delle donne, non ci sia motivo per non metterla in pratica.
Che dire, questo argomento è ricco di quesiti a cui credo sia difficile dare una risposta univoca e definita. Sta alla capacità di analisi di ognuno di noi (muniti di conoscenza e criticità) decidere cose è meglio per se stessi e per la propria coppia senza la paura di essere giudicati sia che si scelga una via piuttosto che un’altra.