Non mi immagino una nonna dare delle spiegazioni su come risolvere un problema di disfunzione erettile, eppure ancora in moltissimi si affidano ai suddetti rimedi per risolvere la situazione. Molto spesso risulta più facile entrare su Google e battere sulla tastiera, piuttosto che affrontare la consulenza di un professionista o un medico, ma i rimedi che troviamo sul web sono veramente la soluzione?

Sicuramente le chiacchiere da bar e i miti su una miracolosa “cura definitiva” – spacciata sotto forma di pillole, beveroni o infallibili regole da seguire alla lettera – non aiutano a capire e decifrare la situazione. I rimedi veloci, economici e costellati di buoni propositi possono inizialmente farci brillare gli occhi, ma attenzione non è tutto oro ciò che luccica, soprattutto quando parliamo di sessualità!

Così ho deciso di scrivere questo articolo in modo da fare chiarezza una volta per tutte sul tema della disfunzione erettile, per chiarirne il significato, le modalità e tutto ciò che potrà esserti utile a non cadere in tranelli di marketing e a capire a chi rivolgerti nel caso se ne verificasse la necessità.

*Ovviamente non potrò trattare tutte le situazioni legate all’insorgenza della disfunzione erettile, cercherò però di fare un quadro generale sul tema per aiutarti a capire e a creare un po’ di criticità*

La disfunzione erettile, cosa dice la scienza e altre considerazioni

La disfunzione erettile è un disturbo dell’eccitazione maschile (maschio biologico). Al momento dell’eccitazione durante un rapporto sessuale, il pene non raggiunge la sua turgidità, fa molta fatica a raggiungerla o non viene mantenuta l’erezione fino al completamento dell’attività sessuale.

Secondo lo studio epidemiologico Massachussets Male Aging Study, il 52% degli uomini fra i 40 e i 70 anni è affetto in qualche misura da DE.

Ovviamente se questa situazione avviene di rado, non si può parlare di disfunzione erettile.

Consideriamo che il nostro corpo – e quindi anche il pene – non sono distaccati dalla nostra persona, possono così subire l’influenza del nostro stato d’animo e delle nostre giornate.

La “cilecca”(ossia il non raggiungimento occasionale dell’erezione), come spesso viene definita, è una condizione che può capitare e di cui non bisogna avere assolutamente timore. Immaginiamoci una di quelle giornate super stressanti in ufficio in cui arriviamo a casa distrutti; probabilmente il partner ci eccita tantissimo, ma il nostro stato fisico e mentale potrebbe non permetterci di raggiungere l’eccitazione che volevamo o di non raggiungerla proprio.

Il pene non funziona con un tasto e, così come tutto il resto del nostro corpo, segue le stanchezze, le preoccupazioni, le ansie e tutto il resto. Così come può capitare di non avere l’erezione perché siamo un po’ agitati, può presentarsi la medesima situazione se abbiamo assunto dell’alcol, se siamo stressati, stanchi ecc..

La perdita dell’erezione, tra la paura e le false convinzioni

La perdita dell’erezione a volte porta con sé dei significati che possono innescare delle situazioni di paura e ansia. Spesso perdere l’erezione può legarsi a delle convinzioni di sentirci inadeguati, non in grado di soddisfare il partner, meno virili.

Tutto questo è solo una costruzione della mente: avere una mancanza o una perdita dell’erezione non rende meno virili, meno maschi e chi più ne ha più ne metta! Come abbiamo ampiamente specificato prima, è una situazione che può capitare a tutti.

Quello che spesso accade quando non si rielabora bene la situazione, però, è che un’occasionale perdita dell’erezione possa portare a un circolo vizioso di ansia e paura. Questo inevitabilmente farà ricapitare l’accaduto e creerà un cerchio difficile da spezzare.

Questo circolo vizioso può avere delle ripercussioni anche sulla coppia. Può capitare che anche il partner viva delle sensazioni negative, come la paura di non essere più attraente, non capace ecc.. anche se nella realtà le cose non stanno così.

Il cerchio si allarga e diventa sempre più nero.

In questo caso, la cosa importante è non spaventarsi, NON TENTARE I RIMEDI DELLA NONNA e rivolgersi come coppia (nel caso si sia in coppia, altrimenti come singolo) a un professionista che possa aiutare ad analizzare e risolvere la situazione, perché LA SITUAZIONE SI PUÒ RISOLVERE!

Quindi la disfunzione erettile è dovuta solo a una mancata rielaborazione di un’esperienza negativa?

No, non solo. In molti casi sì, in molti altri ci sono altre strade da indagare. Siamo persone e non macchine, non siamo fatti in serie!

Tra fisiologia e psicologia

Quindi la disfunzione erettile è solo dovuta a cause psicologiche?

No, la disfunzione erettile può essere dovuta anche a cause organiche come per esempio il diabete, l’ipertensione, l’obesità, l’ipertrofia prostatica ecc..

La cosa importante è che la diagnosi venga lasciata nelle mani di persone esperte e competenti che possano fare un quadro della situazione alla luce di tutte le caratteristiche del paziente, quali abitudini, età, patologie pregresse.

Non ci si deve innamorare da soli di una diagnosi piuttosto che dell’altra: è importante affidarsi e fidarsi!

L’età anagrafica gioca un ruolo?

Il nostro corpo è sempre in mutamento e, visto che il pene non funziona con un pulsante, muta insieme a noi. Sicuramente l’erezione di un ragazzo di vent’anni non sarà uguale a quella di un uomo di 60.

Tutto questo fa parte dell’evolversi del corpo e della vita, quello su cui mi soffermerei a pensare è: perché è così importante per noi?

Qual è il significato che attribuiamo all’erezione?

Nel concludere questo articolo, che spero sia stato almeno in parte esaustivo, vorrei portare alla luce quest’altra riflessione: come mai diamo così tanta importanza alla penetrazione quando parliamo di sesso?

Quasi sempre tendiamo a considerare il rapporto sessuale solo come penetrazione pene vagina, senza pensare che abbiamo tutto un corpo responsivo agli stimoli in grado di donarci estremo piacere e appagamento.