Il BDSM è un argomento che suscita curiosità e spesso porta a domande come: cos’è realmente? È pericoloso? Chi lo pratica è una persona pericolosa?

Facciamo subito chiarezza su questi punti fondamentali.

Il BDSM è una parafilia, ovvero una variazione dell’esperienza sessuale con uno scopo eccitatorio preciso, che non provoca sofferenza a chi lo pratica né danni ad altrə. Allo stesso tempo, lo si può considerare una trasgressione sessuale, nel senso che include pratiche che si discostano dalle convenzioni morali comuni e da cos’è “normale” nel sesso come media statistica.

Se praticato con consapevolezza, consenso e in sicurezza, il BDSM non è patologico, ma semplicemente un modo diverso di esplorare la sessualità.

Chi pratica BDSM è un individuo che ha scelto di sperimentare nuove forme di piacere e relazione, magari perché ne ha sempre sentito il desiderio, o perché ha scoperto e sviluppato questa passione nel tempo.

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Cosa significa BDSM?

BDSM è un acronimo che sta a significare bondage, dominazione/disciplina, sadismo/sottomissione, masochismo. È stato creato dalla comunità per differenziare questa trasgressione sessuale dal disturbo da masochismo e sadismo sessuale, perché c’è una grande differenza!

La più sostanziale sta nel come viene vissuto l’altrə. Nel BDSM, il godimento delle pratiche messe in gioco sta in una condivisione del piacere reciproco, anche se passa da azioni considerate forti. Nel masochismo e sadismo sessuale, invece, l’attorə delle pratiche non si interessa del benessere dell’altrə; anzi, trae piacere dalla sua sofferenza.

La differenza non sta nella pratica in sé, quindi, bensì nel suo significato!

Fatta questo breve ma importante distinguo, torniamo al significato dell’acronimo.

Con bondage intendiamo le pratiche che hanno a che fare con il tema della costrizione: legature, bavagli, deprivazione sensoriale, ect..

Con dominazione/disciplina intendiamo i giochi di ruolo nel quale è presente una figura dominante – coləi che detiene il potere – che gioca con una figura sottomessə – coləi che si lascia guidare.

Con sadismo, infine, ci riferiamo alle pratiche in cui il dolore provocato all’altrə (fonte di piacere per il soggetto ricevente in quanto masochista) genera piacere nel soggetto che lo infligge.

Nelle sessioni o giochi BDSM, spesso l’atto sessuale penetrativo o non penetrativo non viene praticato.

L’origine del piacere sta proprio nel vivere questo “viaggio”, nel quale si arriva ad un incontro di essenze insieme all’altrə e che porta alla generazione di un piacere profondo, creatore di legami molto forti e solidi tra i play partner coinvolti.

La fiducia, l’ascolto, il prendersi cura e l’osservare l’altrə si intrecciamo come dei fili di sentimenti e sensazioni nelle pratiche BDSM che portano a una conoscenza profonda di sé stessi, dell’altrə e dei propri limiti.

Le regole SSC

Ho cercato di far emergere quanta sensibilità viva in pratiche spesso considerate crudeli, almeno da chi non le conosce. Per rendere possibile tutto ciò, però, è importante seguire regole chiare e imprescindibili. Queste regole, colonne portanti del BDSM, sono le regole SSC:

  • S come Sano, ossia l’estrema attenzione nel salvaguardare la salute psicologica e fisica dei soggetti in gioco;
  • S come Sicuro, ossia una forte attenzione legata alla sicurezza delle pratiche si si decide di intraprendere. Spesso la sicurezza passa anche dallo studio, da corsi specifici sulla disciplina desiderata e su una corretta “anamnesi” della persona con la quale si vuole effettuare tale pratica (incidenti, dolori, farmaci etc…);
  • C come Consensuale, con un ESPLICITO consenso di tutte le parti coinvolte nella sessione.

La Safeword e l’after care

Nel BDSM è importante capire, ascoltare e accettare il proprio limite e quello dell’altrə! Questo può essere sondato con una lunga chiacchierata preliminare, nella quale si discute di tutti i dubbi, le paure e i gesti da evitare a tutti i costi durante il gioco. Questo può essere anche il momento della negoziazione, ossia il tentativo di rivedere i propri orizzonti per capire se ci si può spingere più avanti (sempre con un esplicito consenso!).

Per fare in modo che la sessione si sviluppi sempre in un clima sano e sicuro, è importante decidere una safeword, ossia una parola (o un gesto) che se pronunciata ferma immediatamente il gioco perché in quel momento si è creato un disconfort non gradito da uno dei soggetti in gioco.

Quando la safeword viene pronunciata, il gioco deve fermarsi del tutto e la persona in questione deve essere riportata ad uno stato di tranquillità e accoglienza, nel quale si potrà spiegare cosa è successo per non fare accadere mai più la situazione non gradita.

Questa ultima fase appena descritta prende il nome di after care, ossia un momento di coccole e restituzione reciproca di affetto, amore e/o gratitudine per il “viaggio” compiuto insieme, nel quale la figura sottomessa (ma anche quella dominante) viene aiutata a riprendersi dalla sessione appena svolta.

Ovviamente l’aftercare non viene svolto solo durante sessioni nelle quali viene pronunciata la safeword, ma viene messo in pratica sempre alla fine del gioco.

Posso imparare a fare BDSM?

Nel mondo del BDSM, molte pratiche richiedono studio e preparazione per essere eseguite in sicurezza. Fortunatamente, esistono scuole, workshop e luoghi di incontro dove la community si riunisce per imparare, confrontarsi e connettersi con chi condivide gli stessi interessi.

Nelle grandi città si organizzano aperitivi e incontri informali, pensati per offrire spazi sicuri e accoglienti in cui discutere di sé, delle proprie esperienze e preferenze senza giudizio. Inoltre, esistono i play party, eventi durante i quali è possibile osservare, socializzare e sperimentare in un ambiente controllato e rispettoso.

Per chi è alle prime armi, è consigliabile iniziare con la lettura di manuali e libri specializzati, che forniscono informazioni utili per avvicinarsi al BDSM in modo consapevole e sicuro.

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